Generative Art and Mind: How Artificial Intelligence and Generative Art Represent Mental Health - A Field Study, Part I
Luigi Starace
Generative art is an artistic style, an algorithmic process that generates new forms, ideas, patterns, and colors through the use of a digital platform based on artificial intelligence, which proposes thousands of creation possibilities. It's a way of generating art and illustrations that is accessible to everyone, even without an artistic background, including young adults. We have sought to understand how anxiety, depression, and mental health are processed by artificial intelligence to produce images. Surprises and food for thought have not been lacking. Let's begin this journey divided into multiple articles.
How does generative art create images?
Generative art is a hybrid creation process involving the combination of artificial intelligence and the artist, where new images or artworks are created using algorithms. The generative artist works by repeating this pattern: creating or modifying an algorithm, then running the algorithm on an artificial intelligence platform, and finally evaluating the beauty of the result, choosing the works that best fit the creative idea.
In summary, the generative artist invents the algorithm (or a part of it that establishes the parameters) and judges the aesthetics of the result. The algorithm encodes the rules for generating the artwork. The autonomous system executes the algorithm to construct the artwork.
These three components coincide with the artist in traditional art (the painter is the one who decides how to create the painting and physically executes it). The result of this process is often unpredictable for the artist, who relinquishes some control to the autonomous system executing the artwork. Therefore, the result, the artwork, is a collaboration between the artist and the autonomous system.
Artificial Intelligence and Generative Art
Visual anthropology and the psychology of communication are rapidly changing with the advent of smartphones. The concept that globally we live in an infosphere, a world where information is the primary vehicle for communication and socialization, is widely accepted. Infohybrids are a fundamental component of future mass communication scenarios.
With this perspective, we initiated research on the world of representations that are easily disseminated today on web and social media channels. The market with marketing platforms where stock images are sold for commercial use is another important component of the context.
We selected a famous generative art platform closely connected to the youth world.
We wondered how the generative art algorithm produced works related to the representation of the mind, mood states, and mental health. A well-known platform accessible to young adults and teenagers was used.
The visual results of generative art that we present are the result of several hours of artificial intelligence activity, which is typically evaluated and monetized within minutes.
The first input word for the generative algorithm was "depressed person." Subsequently, we specified the age category, leaving gender neutrality. After repeated attempts, we found that in the algorithm, depression is associated with the female gender, being chosen in the images created by the artificial intelligence algorithm at least 80% of the time, regardless of the age of the "person" whose emotional state was being represented. This leads to defining a kind of "gender stigma" where depression is an emotion represented with female characters (the images accompanying this writing demonstrate this).
Algorithm and Depression
It should be noted that the generative art algorithm does not choose how to represent; it often uses an average of existing images with that tag in its archive of millions of images and photos.
A second observation is that for the algorithm, depression is effectively associated with dark, often monochromatic color schemes, but above all, it is a human condition shown in isolation: depression is a condition of physical isolation from any context. Figures are almost always placed in scenarios where any form of socialization is absent.
Considerations
Images, like words, carry weight. The depression/social isolation combination is one of the cognitive mentalizations that every therapist seeks to avoid. And with this, stigmas rise to two. In the next articles, we will discuss the representation of madness.
Arte generativa e mente. Come l'intelligenza artificiale e l’arte generativa rappresentano la salute mentale. Uno studio sul campo, parte I
L’arte generativa è uno stile artistico, è un processo algoritmico che genera nuove forme, idee, modelli, colori attraverso l’uso di una piattaforma digitale basata sull’intelligenza artificiale, la quale propone migliaia di possibilità di creazione. È un modo di generare arte e illustrazioni che è alla portata di tutti, anche senza un background artistico alle spalle, pertanto anche dei giovani adulti. Abbiamo cercato di capire come l’ansia, la depressione, la salute mentale vengono processati dalla intelligenza artificiale per produrre immagini. Le sorprese e gli spunti di riflessione non sono mancati. Cominciamo questo viaggio diviso in più articoli.
Come l’arte generativa crea le immagini?
L’arte generativa è un processo di creazione ibrida del binomio intelligenza artificiale e artista, in cui attraverso l’uso di algoritmi si creano nuove immagini o opere d’arte. L’artista generativo lavora ripetendo questo schema: crea o modifica un algoritmo, poi esegue l’algoritmo su una piattaforma di intelligenza artificiale e infine valuta la bellezza del risultato, scegliendo i lavori a suo giudizio più congrui alla idea creativa.
In sintesi l’artista generativo, inventa l’algoritmo (o una parte di esso che stabilisce i parametri) e giudica l’estetica del risultato. L’algoritmo, che codifica le regole di generazione dell’opera. Il sistema autonomo, che esegue l’algoritmo costruendo l’opera. Queste tre componenti coincidono con l’artista nell’arte tradizionale (il pittore è colui che decide come fare il dipinto e che lo esegue materialmente). Il risultato di questo processo è un’opera d’arte che è spesso imprevedibile per l’artista, il quale lascia parte del controllo al sistema autonomo che esegue l’opera. Il risultato, l’opera d’arte, è dunque una collaborazione tra artista e sistema autonomo.
Intelligenza artificiale e arte generativa
L’antropologia visiva e la psicologia della comunicazione sono in cambiamento rapido dall’avento degli smartphone. Il concetto che globalmente si vive in una Infosfera, ossia mondo in cui le informazioni sono il primo veicolo di comunicazione e socializzazione, è accettato. Gli infoibridi sono una componente fondamentale dei futuri scenari della comunicazione di massa. (1)
In questa ottica abbiamo avviato una ricerca sul mondo delle rappresentazioni che molto facilmente vengono diffuse oggi sui canali web e social media. Il mercato con le piattaforme di marketing dove si vendono le immagini di stock per uso commerciale è un’altra componete importante del contesto. (2)
È stata scelta una famosa piattaforma di arte generativa molto vicina al mondo giovanile.
Ci siamo chiesti come l’algoritmo dell’arte generativa producesse opere legate alla rappresentazione della mente, degli stati dell’umore e della salute mentale. È stata usata una nota piattaforma di facile accesso ai giovani adulti e agli adolescenti.
I risultati visivi dell’arte generativa che vi proponiamo sono il frutto di diverse ore di attività della intelligenza artificiale, il cui lavoro viene in genere valutato e monetizzato nell’ordine dei minuti.
La prima parola input per l’algoritmo generativo è stata “persona depressa”. Successivamente abbiamo specificato la categoria per età, lasciando la neutralità del genere. Dopo ripetuti tentativi abbiamo appurato che nell’algoritmo la depressione è legata al sesso femminile, essendo questo scelto nelle immagini create dall’algoritmo della intelligenza artificiale almeno l’80% delle volte. Indistintamente dall’età della “persona” sulla quale si chiedeva di rappresentare lo stato emotivo. Questo porta a definire una specie di “stigma di genere” per il quale la depressione è una emozione da rappresentare con personaggi femminili (le immagini che accompagnano questo scritto lo dimostrano).
Algoritmo e depressione
Occorre specificare che l’algoritmo dell’arte generativa non sceglie come rappresentare, usa spesso una media delle immagini già esistenti con quel tag nel suo archivio di milioni di immagini e foto.
Una seconda osservazione è quella che per l’algoritmo la depressione è di fatto associata a cromatismi scuri, monocromatici spesso, ma soprattutto è una condizione umana mostrata nell’isolamento: la depressione è una condizione di isolamento fisico da un qualsivoglia contesto. Le figure vengono quasi sempre inserite in scenari in cui è assente ogni forma di socializzazione.
Considerazioni
Le immagini, come le parole, hanno il loro peso. Il binomio depressione/isolamento sociale è una delle mentalizzazioni cognitive che ogni terapeuta cerca di scongiurare. E con questo gli stigma salgono a due. Nei prossimi articoli tratteremo della rappresentazione della follia.
1 - Social impact of infohybrids and effects the mythopoiesis processes in the Covid 19 Occidental Society and Cultural Industries. La Forgia, Ferretti, Starace, AIMAC 16th International Conference on Arts and Cultural Management, 24-29 june 2022, Mexico City.
2 - La psichiatria sociale nelle società postmoderne. Cianconi, Tomasi, Starace. La psichiatria sociale in Italia: evidenze ed esperienze (cap.39). SIPS, Società Italiana Psichiatria Sociale, Pacini Editore
https://users.dimi.uniud.it/~massimo.franceschet/processing/teaching/seminario/genart.html
https://mitsoftware.com/it/cos%27%C3%A8-l%27arte-generativa/
https://it.wikipedia.org/wiki/Arte_generativa
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